martedì 14 aprile 2015

TERAPIA DEL DOLORE NON ONCOLOGICO E GESTIONE DELL’ANZIANO. IL DOLORE CRONICO IN LONG TERM CARE


a cura di:



L’anziano, soprattutto quando fragile, convive con il dolore manifestandolo solo indirettamente.
In nursing home, la prevalenza del dolore correla con molteplici cause e varia dal 25% al 50%. Mentre negli anziani non istituzionalizzati la percentuale sale fino all’80% contribuendo negativamente al mantenimento delle autonomie.
Il dolore può associarsi inoltre a disturbi dell’umore quali depressione, ansia, disturbi del sonno e del comportamento incidendo pesantemente sulla qualità di vita e determinando un incremento della disabilità.
I dati in letteratura dimostrano che, in percentuali dal 25 al 50%, gli anziani non ricevuto cure per i trattamento del dolore e, nella maggior parte dei casi, la presenza di dolore non è riportata nelle cartelle cliniche.

Il progetto si basa sull’acquisizione di una nuova consapevolezza, che divenga patrimonio di tutta l’equipe sociosanitaria, nella rilevazione e valutazione del dolore attraverso un protocollo (redatto secondo le indicazioni dell’American Geriatric Society – AGS 1998-2002) nato dalla collaborazione di Anaste con il Centro Hub del Policlinico Umberto I° di Roma e la Regione Lazio. Le conseguente del dolore non trattato, sulla qualità di vita degli anziani e dei residenti in LTC in particolare, esige un approccio terapeutico-assistenziale bio-psico-sociale di tipo olistico.
Un programma proposto su base nazionale, con il contributo dei Consigli Regionali Anaste e le strutture sul territorio, che vedrà a breve la sua presentazione sullo scenario europeo, nella cornice di Bruxelles.


CONDUTTORE DELL'EVENTO:

Alberto De Santis Presidente ECHO European Confederation of Care Home Organisation con sede a Bruxelles, Presidente Federsalute e Presidente Nazionale Anaste Associazione Nazionale Strutture Terza Età

RELATORI:

Rosanna Cerbo Referente Regionale Rete Dolore Cronico Centro HUB Policlinico Umberto I

Alba Malara Responsabile Scientifico ANASTE, Vice Presidente SIGG Calabria

Paolo Moneti Vice Presidente Anaste Nazionale e Presidente ANASTE Regione Toscana

Sebastiano Capurso Vice Presidente Anaste Nazionale e Presidente ANASTE Regione Lazio


Pasqualino La Torre Geriatra Medico di Struttura in Casa Residenza per Anziani Bologna

mercoledì 1 aprile 2015

FARECOACHINGINRSA



Ti fa paura cambiare? molte persone che controllano la tua vita professionale lo sanno bene e nutrono questo alimentando le tue convinzioni e raccontando ad altri che i propri collaboratori sono dei bravi esecutori, ma niente più ignorando brutalmente quanto di prezioso custodisci. 
Molti ignorano che i bravi manager assumono gente più brava di loro per moltiplicare il valore delle proprie organizzazioni: tu sei tra loro, ma loro preferiscono ignorarlo. Negli anni settanta una rivoluzione intellettuale degli atleti ha portato ad una nuova concezione dello sport e dei risultati in termini di performance. Qualche anno dopo molte aziende hanno sposato queste logiche moltiplicando fatturati e felicità.
Oggi tutto questo è a portata di mano: coglilo insieme a noi...Bernardo Franco  il 22 aprile 2015 dalle ore 15.00, presso il quartiere fieristico Piacenza Expo al II° meeting delle Professioni Sociosanitarie.

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lunedì 30 marzo 2015

Approccio integrato all'alimentazione dell'anziano

Giovedì 23 Aprile 2015



Ore 15,00- 15,30
Relatore Dott. Fabrizio Franchi, Direttore UO Geriatria Piacenza
Alimentazione, infiammazione e patologie croniche correlate.
La diffusa cultura dell’ageismo ritiene che l’anziano necessiti semplicemente di meno calorie, trascurando sia l’analisi  dei  fabbisogni di nutrienti, fibre, fitochimici, che dei metodi di conservazione e cottura, della monotonia della dieta, ecc.: tutte condizioni che mettono la persona anziana, soprattutto fragile,  a rischio di malnutrizione. Inoltre, non sufficientemente indagati sull’impatto nutrizionale,  sono i risvolti della comorbilità e disabilità, del contesto socio economico (povertà, solitudine, ecc), delle barriere architettoniche (es. ambienti “cucina” e luminosità) e via discorrendo. Ancora, spesso assistiamo a diete “adattate” restrittive per patologie (diabete, insufficienza renale, ecc) alquanto impraticabili nell’anziano - poco appetibili e incomprensibili – che possono precipitare condizioni a rischio di inadeguata assunzione dei bisogni nutrizionali. Un adeguato approccio nutrizionale è alla base nella prevenzione/ ritardo di comparsa  di malattie croniche (carenze croniche di nutrienti), e nel contempo è una ottima strategia complementare terapeutica. Su queste premesse verrà proposta una analisi delle necessità nutrizionali dell’anziano e di patologie correlate alla malnutrizione.
Dottor Fabrizio Franchi
Docente scuola di Specialità di Geriatria Università di Parma, Consigliere nazionale SIGOT (società italiana geriatria ospedale e territorio), Coordinatore nazionale gruppo di ricerca “alimentazione dell’anziano nei vari setting”. Ricopre altri incarichi di dirigenza e collaborazione in ambito provinciale e nazionale/internazionale, nonché in attività di volontariato (Confraternita della Misericordia). Dalla metà anni 80 si occupa di aspetti  relativi alla malnutrizione dell’anziano ospedalizzato, in particolare della gestione della nutrizione artificiale enterale. Autore di numerose pubblicazioni sulla materia e relatore a convegni nazionali e internazionali. Da alcuni anni si interessa attivamente ai rapporti del nostro organismo con il microbiota e alla medicina complementare

Ore 15,30- 16,00
Dott.ssa Sophie Ott:
Pappa buona e cuore contento: “come mangi” conta come “cosa mangi”
Dott.ssa Sophie Ott:
Medico generico francese, è da più di venti anni nel campo dello sviluppo del potenziale umano e delle medicine complementari (medicina cinese, biopsicogenealogia…) Considerato lo smarrimento delle persone confrontate alla malattia, tiene conferenze, seminari e workshop, per incrementare la loro autonomia in termini di salute e di potere sulla loro guarigione.
Da più di dieci anni è relatrice e formatrice internazionale sul tema della competenza del corpo.
Dal 2012, per sostenere i curanti nella loro professione, ne è diventata trainer, per riportare umanità e vitalità nella loro professione e nel loro ambiente di lavoro.
Dal 2014, non potendo rispondere alla sempre crescente richiesta di sedute individuali, ha deciso di ampliare la sua attività di formazione mirata ai terapeuti.
La dott.ssa Sophie Ott, partendo dalla fisiologia della digestione, illustrerà perché e quanto è importante lo stato emozionale al momento di nutrirsi.

Si parlerà poi di cosa motiva una persona anziana a mangiare o non mangiare, informazioni che potranno aiutare il personale sanitario a favorire il buon svolgimento di questo momento

Ore 16,00-16,30
Dott.ssa Livia Russo
Cibo ed emozioni nell’invecchiamento
Nel corso di tutta la nostra vita il cibo assume valenze e significati che vanno ben oltre il “nutrire  il corpo”, e coinvolgono il mondo emotivo-relazionale di ciascuno di noi: con il cibo si accudisce, si festeggia, il cibo consola, soddisfa, dà piacere, ci identifica nella nostra cultura e nelle nostre tradizioni.
Con il passare degli anni tali significati si consolidano ed in parte si modificano, il cibo diventa “prendersi cura”, “sentirsi sani, giovani” oppure “sentirsi malati”, diventa  “vivere” e può quindi diventare anche “non vivere”.
Nel prendersi cura dell’anziano ospedalizzato è molto importante considerare tali aspetti che diventano cruciali in quelle situazioni in cui il cibo ha un importante ruolo “terapeutico” .
Ci sono poi circostanze in cui il cibo e l’alimentazione devono assolutamente essere modificati (nell’aspetto e nella consistenza), per evitare di mettere in pericolo la vita del paziente: il paziente affetto da disturbi della deglutizione (disfagia) deve attenersi ad indicazioni e restrizioni ben precise nell’assunzione dei pasti e ciò crea diverse problematiche al personale di cura, sia nella relazione con il paziente che in quella con i familiari. Tali problematiche sono spesso da ricondurre al significato emotivo-relazionale del cibo che coinvolge sia il paziente che il familiare che se ne prende cura
Livia Russo, psicologa e psicoterapeuta, lavora come neuropsicologa  presso l’Ospedale Privato S. Giacomo di Ponte dell’Olio dove si occupa della valutazione cognitivo-comportamentale e della riabilitazione  neuropsicologica di pazienti neurologici (postumi di accidenti vascolari cerebrali o trauma cranico o patologie neurodegenerative) oltre che di counseling psicologico ai caregiver e/o agli operatori della Struttura; è inoltre formatore in corsi per operatori socio-sanitari e caregiver che si occupano di pazienti affetti da demenza.

Ore 16,00-16,30
Dott.ssa Milza Patrizia
“Il cibo sano è per tutta la vita” , cosa mettere nel piatto.
Dagli ultimi studi sulla popolazione anziana italiana è emerso come la crisi economica abbia influito sulle abitudini alimentari , portando alla riduzione spesso qualitativa, oltre che quantitativa, dei nutrienti. L’età biologica e anagrafica a volte non coincidono, i fattori che influiscono sull’invecchiamento sono tanti, ma  un' alimentazione varia ed appropriata è essenziale per conservare un buono stato di salute in tutte le età, specialmente in quella avanzata. Con il trascorrere degli anni nel fisico  avvengono delle modificazioni, quali il rallentamento del metabolismo basale e la diminuzione della muscolatura scheletrica, che richiedono una modificazione nell’apporto di nutrienti ed un corretto stile di vita. Negli anziani inoltre spesso vi è una alterazione del gusto, dell’olfatto, della percezione del salato e della sete, ecco quindi che porre attenzione alle diverse esigenze può migliorare la qualità di vita dell’individuo.
Patrizia Milza, biologa nutrizionista, specialista in Scienza dell’alimentazione e Scienza e tecnica delle piante officinali, lavora come libera professionista in diversi studi professionali  collaborando con colleghi medici, osteopati, nell’affrontare  problematiche legate all’alimentazione. Ha insegnato all’interno di scuole di perfezionamento in fitoterapia ed ha gestito corsi di formazione professionale  per aziende del settore fitoterapico.

17,00-17,30

Discussione aperta

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venerdì 13 marzo 2015

Qualità di vita dell'utente: quali implicazioni per il Management?

Un Workshop in cui si tratteranno approfondimenti mirati relativi le problematiche organizzative concrete vissute quotidianamente da manager attivi manager già attivi nel sistema sociosanitario. 



Programma


09.00- 09.40       L’utente a disposizione della Struttura: un modello da invertire
                           Dott.ssa Irene Bruno

09.40- 10.20       La qualità di vita dell’utente
                           Dott. Antonio Sebastiano

10.20-  11.00      Libertà e Risk Management nei servizi socio sanitari
                           Avv. Luca Degani

11.00- 11.40       Codice etico comportamentale nei servizi socio sanitari
                           Dott.Carlo Gobbi

11.40- 12.00       Tavola Rotonda


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giovedì 26 febbraio 2015

Dall'archiviazione documentale alla conservazione sostitutiva

Entra nell'era digitale dematerializzando la Cartella Clinica, 
il cedolino paga, i registri IVA ecc...






22 Aprile dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Relatori:
Ing Nicola Savino, digital document and information manager, consulente esperto nazionale per la conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica.
Marco Andreatta, Direttore Commerciale CBA Group.


Dall’archiviazione alla conservazione sostitutiva. Un grande passo dell’era evolutiva verso il digitale.
Il primo step vede l’obbligo della fatturazione elettronica verso la PA, argomento del momento. Dal 6 giugno 2014 ministeri, agenzie fiscali, enti di previdenza e assistenza sociale, sono obbligati a ricevere e possono pagare le fatture solo in formato elettronico. Le restanti amministrazioni Locali avranno questo obbligo dal 31 marzo 2015. Quindi l’emissione, la trasmissione, la conservazione e l’archiviazione delle fatture emesse nei rapporti con le pubbliche amministrazioni centrali dovranno essere effettuate esclusivamente in forma elettronica, ovvero dovrà essere applicato il processo di conservazione digitale.
La fatturazione elettronica tuttavia è solo il primo passo, l’obiettivo a lungo termine deve infatti essere la totale Dematerializzazione e Digitalizzazione di tutti i processi aziendali: dai documenti contabili e fiscali (fatture attive, fatture passive, libri giornali, registri iva), ai cedolini paga fino alla cartella clinica sanitaria; procedendo alla conservazione digitale. I vantaggi dell'archiviazione in formato elettronico sono evidenti: si abbattono i costi dell’archiviazione cartacea, si eliminano i tempi di ricerca dei documenti e si condividono, evitando così inutili copie.
Ma cos’è la conservazione sostitutiva? Quali sono le paure degli imprenditori e quali i vantaggi che otterranno da questo cambiamento aziendale? I vantaggi sono solo relativi alla stampa allo stoccaggio ed all'archiviazione? In questo Seminario verranno trasmesse competenze e chiavi di lettura per affrontare con serenità questa trasformazione digitale.

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mercoledì 18 febbraio 2015

invecchiamento ed ambiente: supporting environment



Aspetti evidenti della relazione anziano-ambiente




L’ambiente influisce sull’anziano e sulla sua salute causando a volte stress. Lo spazio, residenziale e domiciliare, deve essere studiato al fine di potenziare le abilità residue, minimizzando l’uso dei mezzi di contenzione fisica e farmacologica. Le modificazioni ambientali non mutano il decorso della malattia ma riducono i problemi comportamentali. Lo spazio vitale va considerato come un sistema integrato dove le varie componenti che comprendono il contesto sociale (chi assiste), il comparto organizzativo (la rete dei servizi) e la componente architettonica (lo spazio fisico) interagiscono tra loro in una modalità protesica.




Programma

Coop. Bios , Dott.ssa Marì Chiapuzzo – Direttore di Struttura Villa Andorno –Torino / Sig. Antonio Matta – Coordinatore Assistenziale Nucleo NAT -:”Il NAT come alleato dell’operatore”

Dott Alessandro Lanzoni, Terapista occupazionale - Modena: “Siamo ciò che facciamo”

Dott.ssa Laura Lionetti, Progettista e Formatore - Ottima Senior: “Dove vorremmo abitare da vecchi “

Arch. Enzo Angiolini, progettista , Ottima Senior:” l’ ambiente come vera protesi “


II° Meeting delle Professioni Sociosanitarie
- Piacenza Expo- 
23 aprile 2015 dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Vi aspettiamo numerosi !!!

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lunedì 16 febbraio 2015

L’integrazione socio sanitaria: dal palcoscenico alla realtà


Le regole, lo scenario, i valori e le contraddizioni, il quotidiano di direttori, infermieri, responsabili assistenziali, OSS



















Conduce Franco Iurlaro

15.00- 15.45 
Premesse, di Daniele Roccon e Luca Degani

15.45 - 16.30 Il punto di vista della cooperazione, di Stefano Iseppi

16.30 - 17.30 Il confronto tra i relatori e gli operatori (RAA, IP, OSS) di alcune strutture locali

17.30- 18.00 Conclusioni  Sergio Sgubin


Meeting delle professioni, Piacenza

Giovedì 23 aprile 2014

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